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1º Edizione (Si nasce)

Storie per tutti nasce in marzo 2016 della mano di Belén Sotelo Fernández in collaborazione con il Centro Documentazione Handicap di Bologna.

Durante questa edizione contiamo sulla collaborazione di Giulia Sambugaro come lettrice e di Paolo del locale “Senza Nome” di Bologna per la traduzione simultanea in Lingua dei Segni Italiana.

La prima edizione, decisamente sperimentale in quanto unico nella propria peculiarità, almeno sul panorama italiano, parte con tre appuntamenti nella Biblioteca del Centro Documentazione Handicap.

Le letture sono sempre gratuite, per permettere a tutti quanti di poter partecipare.

Questa edizione ha un’affluenza molto buona che si riflette non tanto nel numero di partecipanti agli appuntamenti, quanto nella dimostrazione da parte degli utenti del bisogno che c’è di un progetto del genere. Ed è proprio questo che ci spingerà a realizzare la seconda edizione.

Condividiamo qui le parole di due mamme che hanno partecipato con i loro figli alle letture:
“Sono la mamma di un bambino con autismo di 6 anni, di nome Vittorio. I giorni più complicati sono per noi il sabato e la domenica, quindi cerchiamo sempre nuovi contesti e nuove situazioni per poter arricchire queste giornate per mio figlio. L’educatrice di scuola ci ha consegnato il volantino di “Storie per Tutti” e abbiamo deciso di provare questa esperienza. Vittorio è stato accompagnato per questo percorso dalla nonna. Già dal primo incontro la nonna mi riferisce di un ambiente molto sereno rilassato, adeguato ai tempi di attenzione di suo nipote, dichiarando tanta gioia nel vederlo molto interessato. Le letture successive sono risultate ancora più coinvolgenti. Vi voglio ringraziare per questo percorso, elaborato con cura e competenza. Grazie da Emma.”

“Ho avuto il piacere di partecipare a due letture, che indirizzate a bambini dai 3 agli 8 anni, si sono rivelate un momento prezioso soprattutto per me: è stata un’occasione per sperimentare modalità di comunicazione speciali. “In viaggio in-vento” era una narrazione polisensoriale nella quale io e i miei due figli più piccoli siamo stati bendati; privati del senso della vista, ci hanno raccontato la storia permettendoci di visualizzarla attraverso tutti gli altri sensi con l’ausilio di materiali da manipolare, profumi da cogliere, musica, rumori, vento…una modalità di lettura molto diversa dalla classica lettura di un albo illustrato per bambini, per noi nuova ed entusiasmante nella quale mi sono sentita coinvolta totalmente sia nel ruolo di ascoltatore che di genitore “cieco” accompagnatore”. Francesca T.

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