“Cuerdas“, ovvero corde, è una storia di amicizia tra una ragazza, Maria, e un bambino particolare. La storia si svolge in un orfanotrofio, e quando arriva questo bimbo affetto da paralisi celebrale, Maria vede subito in lui un amico, non un bimbo che non può ne camminare, ne muoversi e neppure parlare.
E Maria va oltre. Ed è proprio questo che il cortometraggio vuole mostrare. Un atto di superamento, superare queste limitazioni che sono solo nella mente di chi guarda, degli esterni ma di sicuro non in quella di Maria.
Maria cerca di insegnare al suo nuovo amico i giochi ma diventa difficile, anche se, grazie ad una corda per saltare Maria riesce a giocare con il bambino sulla sedia a rotelle a qualsiasi cosa proprio grazie all’aiuto delle corde… Maria non si arrende e le corde faranno per sempre parte della sua vita.
I cortometraggio, vincitore di un Premio Goya, è un omaggio del suo creatore, il suo artista, il suo direttore, Pedro Solis , a suo figlio Nicholas, affetto da paralisi celebrale.
La valutazione di questo cortometraggio è “per tutte le età, con l’aggiunta di particolare interesse per i bambini“, a farlo presente è proprio il Ministero della Cultura che ne ha raccomandato la visione per l’educazione dei bambini all’empatia e all’amore verso il prossimo.