“Parole per la Pace”

“La guerra è guerra e i bambini (non) lo sanno”. Si, ma allora perché non troviamo mai modi e parole per parlarne con loro? Molti adulti indietreggiano di fronte a questioni che li riportano alle responsabilità di governo nel mondo. È il mondo adulto che sceglie, è il bambino che ne paga fin troppo le conseguenze. D’altra parte siamo anche noi confusi e spauriti di fronte a eventi che incombono e ci sovrastano. Spesso è meglio il silenzio, il cambio di canale. Ma i bambini, quando ancora possono essere tali, domandano, chiedono anche solo con gli occhi, non vogliono (e non debbono) rimanere soli di fronte ai dubbi, alle domande, ai pensieri. È vitale dare spazio a questi interrogativi, non negandoli o facendo finta che non ci tocchino solo perché, a volte, sono altri Paesi, altri popoli a esserne direttamente coinvolti. I bambini “sentono” la guerra, la vivono emotivamente, senza pelle; così come percepiscono in modo tale tutti gli aspetti cruciali del vivere: l’amore, la morte, la malattia, l’amicizia. Dare parola a queste emozioni, permettere che escano allo scoperto è una strada che unisce i grandi e i piccoli in una trama che è fatta, alla fine, della stessa materia dei desideri, dei sogni e della paura di tutto ciò che li minaccia.” HP-Accaparlante, 2003 Ecco la programmazione di questo mese, che potrai seguire su: www.storiepertutti.it o su www.facebook.com/Storiepertutti