Le persone, come le piante, sono tante e diverse. Timide, diffidenti, generose, incontentabili: tutte si distinguono per un modo particolare di affrontare l’esistenza, come raccontano con piacevole stupore Isabella Christina Felline e Elena Martini all’interno del Libro fiore. L’albo, edito da Ouverture Edizioni, raccoglie una carrellata di tipi umani differenti, a ciascuno dei quali viene dedicata una breve poesia e un’illustrazione a tutta pagina. Fanno così la loro comparsa personaggi come Emi, tenace seminatore anche in terreni ostili e come Sim che, diffidente, vuol tenere il suo seme tutto per sé; personaggi come Asi, coltivatrice di fiori per gusto estetico e Opa che, al contrario, non pianta un bel niente perché poco avvezzo a faticare; o ancora personaggi come Cin che da vero materialista coltiva pensando solo al guadagno e come Sam che, impaziente, non vede l’ora di far crescere la sua pianta.
Il filo sottile ma efficacissimo che unisce umani e piante, per ricchezza, varietà e straordinario potenziale di crescita è affascinante e lascia spazio a interessanti riflessioni per e con i possibili lettori. Che tipo di coltivatore, di seme e di albero potrebbe essere ognuno di noi? Sulla scia dello straordinario albo Saremo alberi Di Mauro Evangelista, pubblicato qualche anno fa da Artebambini, Libro fiore vede nel modo in cui ci si può prendere cura di un seme una metafora del modo in cui si può stare al mondo. Stimolante e originale, il libro strizza anche l’occhio anche a bambini e ragazzi colpiti da dislessia grazie all’impiego del carattere ad alta leggibilità Dyslexie font (peraltro scaricabile gratuitamente dai lettori per uso domestico). Il largo spazio concesso all’illustrazione e i testo contenuti e in rima costituiscono dal canto loro un’ulteriore esca appetibile per lettori riluttanti.
Recensione a cura di Area Onlus – www-dito.areato.org